Vuoi un prato a 5 stelle? Ecco i consigli per la semina e la cura
Un prato ben curato è l’ideale per impreziosire e rendere più piacevole il proprio giardino, ma per realizzarlo e mantenerlo verde e rigoglioso è necessario seguire regole ben precise, dedicandogli tempo ed attenzioni. Un bel prato non si improvvisa, è necessario pianificare con cura ogni fase dei lavori.
La prima, e forse più importante, è quella della scelta del tipo di erba da piantare. Ne esistono infatti molte specie, ce ne sono di adatte ai diversi climi e terreni, o ai diversi utilizzi a cui si presta un prato, e quindi più o meno resistenti ai tagli e al calpestio. Le più utilizzate sono le graminacee, che vengono suddivise in due gruppi, a seconda della temperatura ottimale per la crescita. Le microterme si trovano meglio con un clima fresco, tra 15°C e 25°C, in estate richiedono annaffiature costanti. Tra le più diffuse, per un prato calpestabile il Poa, per il tipico prato all’inglese il Lolium perenne. Le macroterme preferiscono temperature tra 26°C e 35°C, col freddo ingialliscono e sono più soggette alle malattie. Una varietà molto resistente e diffusa è il Paspalum, che tollera bene freddo, calpestio, siccità, ombra e ristagni.
Una volta scelta l’erba, occorre aspettare il momento giusto per seminare, che si ha tra settembre e ottobre, o tra marzo e aprile, quando vi è la giusta umidità, le temperature sono miti ed il prato sarà verosimilmente poco calpestato. Le operazioni di semina del prato (visita il sito di Padana Sementi per saperne di più) iniziano con la preparazione del terreno, che va reso fertile, leggero e ben drenato. Con una vanga smuoverlo per una profondità di circa 20 cm, eliminando pietre, erbacce e residui di piante; mescolarlo quindi con uno strato di terriccio naturale, o sabbia se è poco drenato. Se possibile fare passare qualche giorno, poi compattare il terreno con un rullo e livellarlo con un rastrello, per rendere la superficie uniforme. Circa una settimana prima della semina, spargere concime da prato. A questo punto si può procedere alla semina vera e propria, operazione delicata, da cui in gran parte dipende la riuscita del prato. In una giornata senza vento, spargere i semi nel modo più uniforme possibile per evitare che si creino antiestetici spazi vuoti.
L’operazione è più facile se si mischiano i semi con della sabbia. Ricoprire con uno strato di 1-2 cm di terreno, poi rastrellare la superficie con molta cura, per evitare di spostare i semi, ed irrigare, evitando rigagnoli e pozzanghere. Fino alla crescita delle prime pianticelle, occorre nebulizzare ogni giorno per mantenere il terreno umido, poi la frequenza delle irrigazioni deve diminuire, per garantire lo sviluppo in profondità delle radici. Non calpestare né tagliare il prato prima che l’erba raggiunga gli 8-10 cm, poi tagliarlo a circa 5-6 cm, meglio se con un tagliaerba a spinta. Dopo circa 6 settimane spargere ancora concime.
Le cure necessarie al mantenimento di un prato sono l’irrigatura, la tosatura e la concimazione; come e quando intervenire però dipende da molte variabili, per cui è necessario imparare a conoscere le specifiche esigenze del proprio prato. In genere è necessario annaffiare solo nel periodo più caldo, circa 2 volte a settimana e di mattina presto, per il resto dell’anno è sufficiente la pioggia. Intervenire subito se l’erba comincia ad ingiallire o se ha l’aspetto secco. Il taglio dell’erba serve a farla crescere forte e sana, come regola generale si dovrebbe tagliare quando raggiunge i 10 cm, per non più del 40% dell’altezza. La concimazione deve essere regolare, circa 3 volte all’anno, ma non subito dopo il taglio.