Stampanti e cartucce: possiamo fidarci dei produttori?
Toner e cartucce per stampanti hanno un prezzo di mercato molto alto (in alcuni casi, il set di cartucce con nero, giallo, ciano e magenta costa più dell’intera stampante); una volta affrontato il costo di mercato per comprare nuove ricariche, possiamo almeno essere certi che la qualità del prodotto sia indiscutibile? A quanto rivelato da un’indagine di mercato condotta dall’associazione Altroconsumo, si direbbe proprio di no.
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Cartucce riempite a metà
Il test condotto da Altroconsumo su toner, cartucce originali e compatibili ha rivelato come oltre la metà dei serbatoi messi sul mercato non sia riempita al massimo della propria capienza. In un caso, inoltre, un produttore tra i più affermati del settore aveva distribuito una cartuccia riempita solo a metà. La legge italiana e quella europea, d’altro canto, non impongono alcun obbligo di informare sulla quantità di inchiostro presente nelle confezioni, fornendo alle società un assist ideale per le proprie speculazioni commerciali.
Informazioni di esaurimento inchiostro imprecise
In media, rivela sempre Altroconsumo, una segnalazione su quattro di “inchiostro esaurito” eseguita dalla stampante non corrisponde alla realtà. Nel 25% dei casi esaminati, infatti, rimuovendo il serbatoio in seguito alla segnalazione del device, è risultata presente ancora una carica pari a circa il 10% del totale.
Come difendersi
Le lacune normative non lasciano molto margine di manovra ai consumatori per tutelarsi dall’incertezza generata dai produttori del comparto. Per ciò che riguarda la sostituzione di toner e cartucce esauriti, il consiglio è di non provvedere al cambio di serbatoio fino a quando la stampante continua ad eseguire regolarmente le copie e solo in caso di blocco o di stampe male eseguite, effettuare il rifornimento.
Nel frattempo, non resta che auspicare un intervento statale o internazionale volto a imporre una regolamentazione più severa, che miri a imporre trasparenza nell’informazione e omologazione dei prodotti di stampa, in modo da evitare che il malcostume si perseveri anche negli anni a venire.