Pinze demolitrici: gli strumenti d’eccellenza per un’opera di demolizione perfetta


Quando si deve demolire un edificio, sono davvero tanti gli elementi di cui tenere conto.

Ovviamente bisognerà appellarsi a personale altamente qualificato che, nel pieno rispetto della normativa vigente, sappia eseguire un lavoro a regola d’arte che tenga conto di tanti fattori senza trascurarne neppure uno.

Tra questi è certamente doveroso mettere in conto i concreti rischi per gli operatori, il rumore, l’emissione di polveri, i possibili problemi derivanti da un’eventuale imprecisione e le conseguenze che dalle vibrazioni distruttive potrebbero derivare alle strutture adiacenti.

Ebbene, per la demolizione di edifici si può ricorrere a due metodiche differenti: quella che fa capo alla demolizione controllata e quella tipica della demolizione incontrollata.

Scopriamo le principali differenze tra l’una e l’altra metodologia.

 

Indice dei contenuti

Tecniche di demolizione in edilizia controllata

La demolizione in edilizia controllata ha luogo principalmente con l’utilizzo di pinze demolitrici di Idrobenne Srl.

Essa ha luogo per frantumazione con l’uso appunto di queste grandi pinze idrauliche e/o cesoie oleodinamiche montate su mezzi meccanici particolarmente potenti.

Le tecnologie di demolizioni edilizie controllate e, quindi, l’uso di pinze demolitrici, sono impiegate anche nei casi di recupero e riqualificazione di edifici, tuttavia, la destinazione principale è proprio la distruzione con raccolta del relativo materiale.

Tra gli altri interventi che possono essere effettuati con le pinze demolitrici rientrano: gli adeguamenti normativi, l’apertura o allargamento di porte e finestre, gli interventi antisismici, i rinforzi strutturali, l’apertura di fori per passaggi di impianti di deumidificazione, ect.

Le pinze demolitrici hanno una grande robustezza strutturale e possiedono una enorme forza di chiusura.

Sono proprio queste caratteristiche a renderle particolarmente adatte alla demolizione e alla successiva raccolta di resti di edifici.

 

Tecniche di demolizione in edilizia non controllata

La demolizione, anziché aver luogo con pinze idrauliche (quindi con tecniche di demolizione in edilizia controllata) possono essere eseguite anche con azioni distruttive.

Le più comuni tra esse sono quelle che hanno luogo con esplosivo.

Esse non garantiscono precisione e controllo del rischio.

Le emissioni di inquinanti come rumore e polveri sono elevate, per non parlare delle vibrazioni.

La salvaguardia delle strutture adiacenti è seriamente minacciata.

Anche la demolizione edilizia per effetto termico, che ha luogo con lancia termica, rientra nel novero delle tecniche di demolizione in edilizia non controllata.

Essa, tuttavia, risulta costosa ed è utilizzabile solamente in ambienti di tipo cantieristico o all’aperto.

In genere viene utilizzata anche in ambiente subacqueo per la demolizione di sottomarini o barche affondate.

 

Separazione rifiuti tramite pinze demolitrici

La separazione di rifiuti risulta perfetta se eseguita con le pinze demolitrici.

Le ganasce della pinza demolitrice si toccano in fase di chiusura e questo consente una presa molto salda e precisa del materiale, ecco perché, oltre a essere destinate alle demolizioni, le pinze demolitrici sono perfette anche per separare i materiali di risulta.

La pinza demolitrice è pertanto uno strumento utilissimo nei cantieri edili dove non solo si opera la demolizione controllata, ma anche la movimentazione di macerie e rifiuti, antecedente o successiva all’opera demolitrice.

Si tratta di strumenti di presa a due valve a chiusura sincrona, azionate in maniera perfetta e automatica da un martinetto oleodinamico a doppio effetto dotato di valvola di blocco.

Le pinze demolitrici sono estremamente facili da usare e molto versatili, tanto che, appunto, vengono sempre più spesso impiegate come strumento sempre più diffuso anche in contesti come le discariche di rifiuti.

 

Portata e potenza delle pinze demolitrici

Le pinze demolitrici sono dotate di valve a costole metalliche.

Sono massicce e garantiscono all’operatore una grande visibilità.

Le ganasce possiedono un’elevata resistenza strutturale. Esistono versioni con chele chiuse a profilo seghettato che montano denti da scavo su lame antiusura.

Questa variante è destinata più che altro alle architetture ambientali e al posizionamento di pietre e alla movimentazione di massi. Le valve dal profilo seghettato e i denti da scavo consentono una presa salda e una grande precisione soprattutto nella costruzione e nella demolizione di muri a secco, ad esempio, o in ogni caso, in presenza di grosse pietre.

Le pinze demolitrici uniscono quindi la potenza e la robustezza tipiche di una benna da movimento terra con la caratteristica tipica e principale di un pinza selezionatrice, la precisione.

Non è un caso, infatti, che siano largamente impiegate nelle zone montane come Austria, Svizzera e Sudtirolo generalmente conosciute per le loro attività pesanti in edilizia.

Esistono ai giorni d’oggi anche modelli di pinze demolitrici dalla carpenteria più leggera, destinate alla più pratica e rapida selezione di materiali, quindi non proprio adatte alla demolizione strettamente intesa.

Queste prendono più che altro il nome di pinze selezionatrici e, quindi, sforano dal modello in questione che è invece specificatamente pensato per la demolizione e la separazione dei rifiuti.

 

In caso di demolizione, è bene quindi affidarsi a prodotti specifici e di qualità.

Il mercato delle pinze demolitrici è davvero vasto e questo ci consente una scelta accurata e ragionata.

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