Oggetti d’alto antiquariato in giada: Antiquariato Giglio Milano


Gli oggetti d’alto antiquariato in giada sono fra i pezzi più pregiati delle collezioni d’antiquariato, e ovviamente in queste includiamo l’importante galleria d’alto Antiquariato Gigli in Milano.

La giada ha un suo fascino intessuto da anni di storia, di tradizioni mitiche e di significati culturali.
Da sempre la giada viene utilizzata come ornamento ed anticamente le venivano attribuiti significati simbolici, come le virtù ideali ad esempio.

L’etimologia del nome, suggerisce molte indicazioni sui valori culturali attribuiti a questa pietra: il nome giada deriva dallo spagnolo “pedra de la hijada” ovvero pietra capace di curare i lombi ed i reni; in cinese invece veniva chiamata Yu ovvero “la pietra più bella”.
Pur appartenendo ai silicati, non è un vero minerale poiché costituita da vari minerali, prevalentemente nefrite e giadeite. Ad altri minerali fu attribuito il nome di giada ma si trattava di pietre meno resistenti e decisamente meno pregiate.

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Alto antiquariato Giglio Milano: come riconoscere la giada

La giadeite e la nefrite son considerate le giade più preziose nell’antiquariato, ma come distingue gli oggetti d’antiquariato in giada, di valore, da quelli falsi?
Prima di tutto la giada costosa, la giadeite, è quella di origine cinese e birmana, mentre la nefrite pregiata viene estratta nel sud America ed in Russia.
La giada non autentica può essere: quarzo avventurino, serpentino, giada malese, giada di montagna o marmo dolomitico e tsavorite.
La giada va innanzitutto osservata dall’antiquario esperto, come nel caso dell’antiquario Pasquale Giglio: posta in controluce si devono vedere le fibre che s’intrecciano, i granuli ed i cristalli dei minerali che la compongono, non è assolutamente a strati, inoltre la giada ha varie sfumature di colore non è monocromatica.

La giada va toccata: è pesante, liscia e fresca al tatto molto simile al sapone.
La giada va ascoltata: suona in modo armonioso, non come la plastica, ed è risonante.
La giada non si graffia e non si riscalda subito. Si può eseguire un test con uno spillo, prima freddo poi caldo, se la giada non è autentica lo spillo lascerà un graffio e se sottoposta a temperatura alta si squaglierà. Di solito un esperto di antiquariato con galleria conosce a menadito questo tipo di cose.

Come si distinguono la giadeite e la nefrite nelle valutazione d’antiquariato?

La giadeite è più dura e può graffiare il vetro mentre la nefrite è più morbida perciò occorre fare attenzione, per questo è bene evitare i test del graffio sulla pietra, la nefrite potrebbe danneggiarsi.
Si possono distinguere anche dal colore: la giadeite è di un verde brillante ma si trova anche nei colori rosa, giallo e bianco mentre la nefrite e quasi solitamente color spinacio, al limite bianca o marrone.
La giadeite ha comunque un prezzo superiore alla nefrite nelle valutazioni d’alto antiquariato.

Alto antiquariato: oggetti preziosi in giada

Nelle collezioni e gallerie di alto antiquariato italiane, come ad esempio l’importante galleria d’antiquariato Giglio, non posso ovviamente mancare dei preziosi antichi oggetti in giada.
Fra gli oggetti di valore in giada troviamo: i gioielli, i servizi da thè, gli utensili delle collezioni imperiali, i brucia incensi, i cannelli delle pipe e le statuette del Buddha. Il monile più prezioso è un disco di giada denominato “bi” un prodotto artigianale risalente al 3400 a.C. che verrà poi prodotto anche sotto le dinastie Shang ed Han.
Fra gli oggetti più antichi troviamo anche armi ed oggetti di culto.

Per maggiori informazioni sulla Galleria Antiquariato Giglio in Milano:

www.antichitagiglio.it
Via Carlo Pisacane, 53 – 20129 Milano
Tel. 02 29.40.31.46
Cell. 335 63.79.151

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