I migliori insegnanti sostengono i migliori corsi di danza del ventre
Il lavoro dell’insegnante è un lavoro davvero arduo, si ha a che fare con tantissime problematiche, molte delle quali rispecchiano paure, insicurezze e preoccupazioni.
Per poter insegnare danza del ventre ad alti livelli e di conseguenza, riuscire a mantenere nella maniera più professionale possibile i propri corsi di danza del ventre, riuscendo a cogliere l’attenzione di tutti gli allievi, bisogna aver “sofferto artisticamente”.
Si deve necessariamente aver avuto a che fare con tutte quelle classiche problematiche che possono investire la mente di un danzatore alle prime armi (e non solo alle prime armi).
L’insegnante di danza del ventre deve a tutti i costi aver sofferto, come gli attuali allievi soffriranno per tutto il lungo percorso artistico esteriore ed interiore che li attende.
- Anzitutto un buon insegnante, deve essere smosso nella sua mansione dalla naturale voglia di trasmettere… non quindi da un desiderio dettato dal motivo economico (anche perché difficilmente l’arte paga) e superficiale.
La preparazione del docente deve assolutamente risultare completa e deve anche essere il frutto incontrastabile di anni e anni di duro studio ed apprendimento fisico e mentale.
Un buon insegnante di danza del ventre conosce perfettamente le posizioni anatomiche e le posture adeguate da assumere per poter ballare la danza orientale.
Proprio per questo i migliori insegnanti, con la miglior preparazione artistica, sostengono i migliori corsi di danza del ventre.
Il docente deve inoltre avere una così buona conoscenza corporea, da evitare facilmente posizioni errate, che potrebbero comportare vere e proprie lesioni muscolari.
Come capire se un docente di danza del ventre è realmente bravo
Il miglior maestro è colui che lascia all’allievo la scoperta autonoma della propria danza, offrendogli nella maniera più consona, tutta una serie di nozioni corrette.
L’insegnante di danza del ventre perciò, non deve puntare a trasmettere all’allievo la sua immagine e somiglianza, non deve puntare a modi di fare simili o a passi fotocopia per i suoi allievi, bensì, deve totalmente avvalersi della personalità di ogni singolo individuo per far si che ognuno di essi riscopra se stesso.
Così facendo ogni allievo potrà liberamente apprendere senza vincoli, uno stile totalmente personalizzato (rimanendo senza equivoci all’interno della bellezza canonica della bellydance).
Seguendo uno schema personalizzato per ogni carattere soggettivo, l’allievo danzerà in completa autonomia, sfruttando e ricordando meglio i passi ed i movimenti trasmessi, sentendosi perciò libero e di poter ballare con gioia senza alcuna restrizione.
In fin dei conti quando un allievo sceglie un insegnante, è perché proprio quel maestro lo ispira a tal punto da avere una cadenza di regolarità nell’allenamento e nella pratica della disciplina di danza.
Senza la continua e perpetua pratica ed allenamento all’interno della danza del ventre, nulla sarebbe possibile ed ogni relativo obiettivo prefissato dall’allievo o dal docente, risulterebbe irraggiungibile.
Capito questo nel profondo, capiremo anche che senza questa regolarità, non possiamo nemmeno pretendere di aver ottenuto nessun tipo di arte, men che meno in un settore così fisico e mentale quale è il ballo stesso.
Infine l’insegnamento non rientra solo nel momento didattico fisico, ma include anche l’ascolto e l’apprendimento delle stesse esperienze del maestro, il quale, attraverso racconti, studi, citazioni o altro materiale da lei/lui scelti, dovrà essere in grado di alternare momenti di pura danza del ventre fisica a quella prettamente mentale e spirituale.
Solo allora gli allievi di danza del ventre otterranno una completa immersione nel ballo orientale e otterranno inoltre, un quadro completo della disciplina, intuendo che alla fine danzare, è proprio come imparare a vivere!