Concentazione corpuscolare media: cosa accade se i valori sono alti o bassi
L’MCHC – Mean Corpuscular Hemoglobin Concentration – è un valore che indica la concentrazione corpuscolare media di emoglobina. Accessibile attraverso un normale prelievo di sangue, questo parametro è molto importante per il nostro organismo. Un valore di MCHC alto oppure un valore di MCHC basso, infatti, sono il campanello d’allarme in merito a eventuali problematiche e disfunzioni.
Sarà a quel punto necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia per una diagnosi più accurata e una relativa soluzione partendo da un esame emocromocitometrico completo per valutare eritrociti, leucociti e piastrine.
L’MCHC, insieme a MCH e MC, sono indici corpuscolari dei globuli rossi e ci permettono facilmente di scoprire la dimensione e il contenuto di emoglobina. Questi tre parametri, seppur differenti e spesso confusi erroneamente tra di loro, sono di continuo impiegati per le diagnosi di anemia.
Valori normali di MCHC si attestano in un periodo che va da 31 a 37 g/dl (%) e questo parametro è uguale sia per gli uomini che per le donne. Se i numeri non rientrano in questo range, occorre allora indagare.
MCHC alto, di cosa parliamo? Se si riscontra un livello decisamente elevato, potremmo essere stati colpiti da alcuni tipi di anemia o essere soggetti a sferocitosi ereditaria.
Se si scopre invece un valore di MCHC tendente al basso, il discorso cambia: in questo caso la quantità di emoblobina nei globuli rossi è evidentemente minore rispetto a quanta dovrebbe realmente essere. Cosa significa? Il paziente potrebbe non assumere quotidianamente una corretta dose di ferro o addirittura soffrire di anemia macrocitica.
La carenza di ferro, d’altronde, è un problema che affligge tante persone arrecando disturbi vari: dalla debolezza generale al mal di testa, dai continui capogiri alla sonnolenza, passando per ingrossamento della milza con relativi dolori al fianco sinistro e battito cardiaco irregolare. Le donne spesso risultano le più colpite: una carenza di questo tipo viene spesso associata infatti al ciclo mestruale o al periodo della gravidanza.
Per eliminare il problema occorre puntare su una dieta con alimenti ricchi innanzitutto di vitamina C, utile per l’assorbimento, oltre a vitamina B12 e folati. L’anemia macrocitica, invece, vede la presenza di globuli rossi dalle dimensioni medie più grandi del normale e causa diarrea, tachicardia e affaticamento.
Occorre tenere a mente comunque che, alto o basso, l’MCHC non presenta sintomi sempre facili da scoprire, ma i disturbi ad esso collegati fanno in ogni caso riferimento alla minore circolazione di emoglobina ed è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia.