Coltivare la memoria… una risorsa per la professione
La memoria è intesa in senso generico come la capacità di conservare le esperienze del passato, dunque è condizione fondante di tutta la struttura psichica dell’essere umano.
Ma la memoria è anche una funzione specifica da educare con l’esercizio, specie se vogliamo circoscrivere il suo valore essenzialmente all’interno di contesti scolastici/professionali.
Al giorno d’ogg,i riuscire ad apprendere in maniera semplice, veloce e duratura è un presupposto indispensabile per avere successo in qualsiasi attività e professione. Inoltre, imparare a gestire il proprio tempo e ad incrementare la motivazione nello studio, nel lavoro e nelle altre applicazioni mentali ci permette di conseguire con più facilità i nostri obiettivi e le nostre aspirazioni.
La facoltà di “ricordare” ci è indispensabile per acquisire informazioni utilizzabili ai fini di un adattamento sempre migliore all’ambiente, rende possibile l’apprendimento e favorisce strategie di problem solving.
Un esempio: se un insegnante esige l’acquisizione corretta di 10 formule matematiche, impegna la memoria di uno studente; se poi propone la soluzione di un problema chiedendo di applicare quelle stesse formule, pretende anche l’intervento di un apprendimento….
Ricapitolando, la memoria è il prodotto di tre distinti momenti:
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acquisizione: ai soggetti vengono presentati gli stimoli da apprendere.
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ritenzione: durante la quale avvengono cambiamenti, più o meno sostanziali, nelle tracce mnestiche.
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recupero: riproduzione del materiale.
Determinante è il modo in cui l’informazione viene elaborata, dunque è essenzialeprestare attenzione e avere interesse a quanto si vuole memorizzare.
L’altro elemento che aiuta la memorizzazione è l’elaborazione diretta; dunque, la soluzione al problema, consiste nel rintracciare dei modi per mettere in relazione ciò che si deve apprendere con motivazioni e interessi personali.
Il tempo da dedicare all’esercizio dell’attività di memorizzazione è fondamentale. La ricerca psicologica ha individuato la ripartizione ottimale del tempo necessario: è consigliabile distribuire gli sforzi di apprendimento su diversi periodi (apprendimento distribuito) piuttosto che concentrarli in un unico periodo (apprendimento massificato).
Molti lamentano la pessima qualità della propria memoria, ma questa capacità può essere migliorata e volta ad un uso più efficiente
Le cosiddette mnemotecniche (tecniche che servono ad esercitare la memoria attraverso appropriati accorgimenti e che permettono di ricordare più facilmente nomi, parole, concetti…) possono essere verbali o visive.
Tra le tecniche verbali ci sono:
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la rima
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l’acronimo: è una parola artificiale, le cui lettere componenti fungono da suggerimento per il recupero di altre parole. Sigle che incontriamo quotidianamente sono acronimi, ad esempio CEE, AVIS, ENEL, S.P.A…
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l’acrostico: è una frase in cui le prime lettere di ogni parola che la compone fungono da suggerimento per il recupero di altre informazioni. Ad esempio l’acrostico “Come Quando Fuori Piove” nel gioco del poker indica il vincitore nel caso di parità di punteggio ma di differenza nel colore del seme (Cuori, Quadri, Fiori, Picche).
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le parole chiave: si possono scegliere alcune “parole chiave” per ricordare idee principali e altre per memorizzare idee secondarie. Esse sono in genere rappresentate da verbi o sostantivi “forti” e devono orientare in una sola direzione. Ciascuna parola dovrebbe essere come un piccolo centro da cui si dipanano numerose ramificazioni…
Invece, le immagini da evocare allo scopo di ricordare parole, frasi o concetti, possono essere di diverso tipo: alcune riferite a una singola parola, altre che collegano diverse parole. Le immagini, a loro volta, possono essere reali (oggetti o situazioni che abbiamo realmente vissuto) e di fantasia.
Nel lavoro e nella vita di tutti i giorni si dimenticano accadimenti del passato anche recente, appuntamenti, parti di un discorso, modalità d’uso dei software, codici di diritto, leggi, procedure, nomi e visi, numeri di telefono, anniversari, oggetti, codici segreti delle carte di credito, numeri dei documenti e dei conti correnti, codici fiscali, targhe, indirizzi, dati di ogni genere.
È scientificamente dimostrato che le tecniche di memorizzazione risolvono questi problemi, perché creano un ordine logico nella “fase di deposito”, un vero e proprio schedario mentale che consente un “richiamo” delle informazioni pressoché infallibile ed a “lungo termine”.
Dunque, perchè non approfittarne?