Acciaio inox o polietilene? Cosa scegliere per i serbatoi d’acqua potabile
Nella produzione industriale così come nella vita quotidiana si ha spesso la necessità d’immagazzinare acqua. A tal proposito, la scelta del serbatoio più consono alle proprie esigenze diviene estremamente importante.
A oggi, esistono diverse tipologie di serbatoi d’acqua. Questi, sono spesso distinguibili in base al materiale di cui sono costituiti. I principali prodotti sono in cemento, in plastica, in acciaio inossidabile e polietilene.
Serbatoi d’acqua in acciaio inossidabile
L’acciaio inossidabile è un materiale definito anche a basso tenore di carbonio e, per circa il 10%, è costituito da cromo. Proprio grazie a tale formulazione, l’acciaio inossidabile è noto per avere caratteristiche uniche. Sulla sua superficie infatti, il cromo si ossida e crea una pellicola protettiva, forte e resistente alla corrosione.
I serbatoi dell’acqua in acciaio inossidabile hanno anche la capacità di resistere al fuoco, alla corrosione, alla contaminazione chimica. Questi prodotti infatti resistono a qualunque temperatura e condizione meteorologica, senza che vi siano rischi correlati a ruggine, crepe o perdite.
L’elevata durabilità, affidabilità e resistenza di tali serbatoi li rende dunque la scelta perfetta per lo stoccaggio dell’acqua. Tale materiale inoltre, è in grado di assorbire calore e inibire la crescita di alghe e microrganismi, rendendo igienico e sicuro per la salute. Questa tipologia di prodotti però, non è in grado di resistere di fronte ai potenti raggi UV.
L’acciaio inox è estremamente sostenibile e totalmente riciclabile, contribuendo anche a ridurre l’impronta di carbonio del pianeta.
Adatti per ogni ambito, dal privato all’industria, i serbatoi in acciaio inox sono disponibili in diverse tipologie. Tra questi, vi sono ad esempio quelli verticali, orizzontale, pensati per il trasporto, sotterranei o sopraelevati.
Serbatoi d’acqua in polietilene
Il serbatoio dell’acqua potabile in polietilene è costituito principalmente materiale plastico. Tale materiale, naturalmente, dovrà soddisfare ogni standard predisposto a norma di legge. Il polietilene, non si arrugginisce né si corrode, ma soprattutto è realizzato in pezzo unico rendendolo privo di giunti, viti e saldature. Grazie a ciò, la durevolezza di tali prodotti è estremamente longeva nel tempo.
Sebbene tra gli standard vi siano anche l’inibizione di crescita di alghe e batteri nonché la resistenza ai raggi UV, il polietilene non protegge l’acqua potabile dal calore. Questo serbatoio a basso costo tende infatti a riscaldarla enormemente, spesso rendendola anche non potabile.
Resistente alle varie condizioni atmosferiche, se non riparato adeguatamente, potrà andare incontro a perdite o crepe. Ha difatti una debole capacità di resistenza a urti e pressioni.
Come tutte le plastiche, anche il polietilene non è ecologico e il suo smaltimento è relativamente complesso. Sebbene altamente riciclabile, non potrà produrre serbatoi d’acqua potabile poiché, a tal proposito, le normative consentono solo l’utilizzo di plastica vergine. Tuttavia, ci sono molte altre applicazioni e questa plastica riciclata potrà avere una nuova lunga vita. Vista la sua ampia disponibilità sul mercato, i serbatoi d’acqua in polietilene hanno un prezzo relativamente conveniente.
Acciaio inox o polietilene? Cosa scegliere per i serbatoi d’acqua potabile
Per poter scegliere un serbatoio d’acqua potabile è necessario valutare molti fattori. Innanzitutto, essendo acqua potabile dovrà essere mantenuto un certo standard di sicurezza. Sia i serbatoi in polietilene che quelli in acciaio inossidabile forniscono acqua di pari qualità.
I serbatoi d’acqua potabile in acciaio inox sono infatti generalmente considerati la scelta più affidabile e sostenibile per scopi residenziali, commerciali e industriali. Attraenti nel design, questi serbatoi sono leggeri, a basso costo, ampia applicazione e facili da installare. Tuttavia, una volta installato diviene difficile spostare nuovamente il serbatoio. Non solo perché è pesante, ma si rischia di comprometterne l’integrità strutturale e dunque creare perdite. In questi casi, i serbatoi d’acqua potabile in polietilene sono molto più versatili. Leggeri e facili da installare, possono essere riposizionati in qualunque momento.
Rispetto a quelli in polietilene, inoltre, i serbatoi in acciaio inossidabile sono estremamente resistenti a qualsivoglia fattore, garantendo che l’acqua stoccata al suo interno permanga pulita e igienica. Questi, sono pensati esclusivamente per lo stoccaggio dell’acqua, anche potabile. Se ne esclude dunque l’immagazzinamento di sostanze con contenuti acidi e basici elevati. Tra questi, ad esempio, vi sono acido cloridrico e solforico.
In termini di durata, i serbatoi d’acqua potabile in polietilene possono arrivare fino a 20-30 anni di età. Anche quelli in acciaio inox sono duraturi, ma generalmente si sostituiscono circa ogni 15 anni.
I serbatoi in acciaio inox hanno un design accattivante, ma spesso più tradizionalista, con una capienza massima di 15.000 litri. Quelli in polietilene invece, grazie alla duttilità delle materie plastiche, possono avere diverse tipologie, colorazioni e forme, assecondando ogni esigenza di stoccaggio dell’acqua. Questi ultimi però, in termini di capienza non superano i 10.000 litri.
Ultimo fattore, ma non meno importante, è rappresentato dal budget a disposizione. Generalmente, il polietilene è un materiale a basso costo, sia in termini d’installazione che di manutenzione.